© Nullam malesuada erat ut turpis
2018 Agosto. La vibrante Melbourne, i canguri, i koala, Kangaroo Island...

E’ inverno, ma inverno australiano... Ci sono 14/9 gradi e si vedono persone con piumino, guanti e cappello ed altri in bermuda e t-shirt. Melbourne è veramente un crogiolo di popolazioni differenti e lo si nota appunto anche dal vestiario. Città’ stile “americano”, ultramoderna con vestigia “coloniali” disseminate qua e là, parchi, fiume, mare. Cose particolari? Federation square che da lontano sembra una baraccopoli o una zona industriale mentre è un insieme di strani edifici moderni non del tutto armoniosi ma per questo interessanti, flingers station, la street art, la state library, il museo NGV, la vista dall’eureka skydeck.
Giornata dedicata al più classico dei classici: l’incontro ravvicinato con i simboli australiani, dal koala al canguro.
Da non perdere il Cleland wildlife park a pochi km da Adelaide su una collina cosparsa di eucalipti.
Della città invece salvo il central market con una sua atmosfera retro’/europea/cinese tutta particolare.
Da cape jervis a kangaroo sono solo 45 minuti di nave ma se si trova oceano mosso sembra un’eternità (con molte vittime di mal di mare).
Superata la prova, si entra in un ambiente selvaggio con pochissimi turisti (in questa stagione) e allora via all’esplorazione partendo da seal bay e little Sahara con “scivolate” sulle dune! Flinders park, paesaggi suggestivi, admiral arch e le sue foche, le bellissime remarkable rocks. Vedere canguri e simili in libertà non è facilissimo... solo verso sera si hanno più possibilità. E prima di ripartire verso terra un fish and chips nell’unico posto aperto a Kingscode!

Tappa inserita per incontrare nipote-studente. Giudizio ancora sospeso. Pro: clima e oceano. Contro: grattacieli sulla spiaggia grandi magazzini ovunque. Per ora un misto tra Miami-Rimini e Benidorm. Chicca di giornata: succhi e latte in formato “detersivo”. Visitare un parco divertimenti qui è quasi un obbligo, noi abbiamo visto dreamworld (sinceramente un po’ vecchiotto). La cosa sicuramente da non perdere è invece lo Skypoint observation desk a surfers paradise dove si ha una vista stupenda su tutta la costa. Notevole è il contrasto tra la zona dei grattacieli e della confusione e quella dei canali con casette basse e silenzio...
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